Parola d’ordine: fantasia!

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Parola d’ordine: fantasia!

Parola d’ordine: fantasia!

Favole, principi, principesse, streghe e fate…

Ma è giusto raccontare ai bambini storie e mondi non veri?

Cavalli alati, draghi volanti o pozioni magiche?

Non sarebbe più formativo raccontare realtà e fatti concreti per aiutarli ad orientarsi nel mondo vero?

La fantasia è uno spazio libero della mente dove rielaborare la realtà.

È un territorio senza confini, a basso livello di stress, dove il cervello può galoppare senza le briglie della realtà per avere la possibilità di proiettare e rielaborare emozioni.

Avvolta poi dall’abbraccio e la voce di mamma, una favola è una esperienza piacevole e intima che può aprire porte!

Può infatti permettere all’adulto di entrare nel mondo fantastico del bambino e accompagnarlo lungo percorsi che possono diventare tortuosi.

Proprio come Mary Poppins che entra nel disegno tenendo per mano i due bambini e galoppa con loro con i cavalli della giostra…

Tutta una finzione? Certo!

Ma è l’immagine dell’adulto che galoppa insieme ai bambini nei percorsi della loro fantasia.

La fantasia è un bisogno dell’infanzia da sostenere!

E allora…

Viva le favole raccontate dalla mamma che leggono libri tenendo in braccio i loro bambini!

Sono un tempo intimo, tenero, delicato, fatto di abbracci, sorrisi, toni di voce…

Un tempo che si scolpisce nel cervello dei bambini e resta per sempre, permettendo loro di rielaborare problemi, conflitti, tensioni…

Tutto si scioglie quando vaghiamo liberi, insieme, nelle praterie della fantasia!

Ma non bisogna dire sempre la verità ai bambini?

Certo!

L’importante è lasciare alla fantasia lo spazio della fantasia e non trasformarla in inganno o bugia quando i contesti cambiano.

Una volta una mamma mi scrisse perplessa che il nonno, venuto a casa con un braccio ingessato, aveva detto al suo bambino, sorridendo e con allegria, di essere caduto da un cavallo alato.

Lei era poco convinta. Non sarebbe stato più giusto dirgli la verità?

Un nonno caduto da un cavallo alato?

Se sorridendo ha saputo trascinare nel vortice di galoppate fantastiche il suo nipotino… Bellissimo e bravo nonno!

Se il nonno con un volto serio, avesse detto che i cavalli alati sono una razza equina ecc…

E alle domande curiose e corrette del bambino, fuori dallo spazio del gioco e della fantasia, avesse risposto con bugie, la cosa sarebbe stata diversa.

E allora…

Ai bambini si dice sempre la verità quando chiedono la verità.

Ma si riserva la gioia della fantasia quando chiedono di fantasticare con noi!

dott. Tommaso Montini, pediatra


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