L’occhio è l’unico organo del nostro corpo che cresce solo di pochi millimetri dalla nascita all’età di tre anni. La dimensione dei nostri occhi rimane sostanzialmente la stessa per tutta la vita!
Crescendo, ciò che varia, è la proporzione tra la grandezza degli occhi e il nostro viso, facendo sembrare i nostri occhi gradualmente più piccoli rispetto alla nascita.
Ecco perché i grandi dolci occhioni dei bambini piccoli nelle immagini stilizzate sono spesso accentuati per trasmettere tenerezza.
Il colore degli occhi alla nascita è generalmente simile per ogni nuov* arrivat*. Varia tra il grigio e il blu a causa della bassa quota di melanina dovuta alla non esposizione ai raggi UV durante la vita nell’utero materno. Il colore degli occhi inizia a cambiare nei primi mesi di vita e si stabilizza intorno a un anno di età secondo le caratteristiche genetiche dei genitori.
L’esposizione a raggi UV può essere dannosa per gli occhi sia di bambini che degli adulti. Prima dei 6 mesi di vita, i bimbi non dovrebbero mai essere esposti alla luce diretta del sole.
All’aperto è consigliato l’uso di un cappellino con visiera larga e un occhiale schermato protettivo.
Quando si raggiunge l’acuità visiva?
Alla nascita, la vista del bambino è molto immatura. Il neonato è in grado di percepire forme e luci in modo sfocato, senza colori, per una distanza massima compresa tra i 20-25 cm; inizia a conoscere il volto di mamma e papà già dai primi giorni di vita e ama le immagini a forte contrasto (bianco nero).
Intorno ai 3 mesi di vita, il bambino inizia a distinguere i colori vivaci e accesi ed è in grado di seguire un oggetto in movimento.
Intorno ai 6 mesi, gli occhi sono coordinati tra loro e la messa a fuoco permette di percepire la profondità e di vedere oggetti a maggiori distanze.
All’età di 1 anno, la sua vista è quasi perfetta, i contorni e le forme sono definiti, i colori sono nitidi anche se tenui e la tridimensionalità spaziale è correttamente percepita.
Quali sono i difetti visivi più comuni nei bambini?
Miopia, ipermetropia e astigmatismo.
Si tratta di disturbi refrattivi, cioè difetti visivi che causano l’incapacità dell’occhio di mettere a fuoco correttamente le immagini sulla retina. Le cause possono essere legate alle dimensioni del bulbo oculare o alla curvatura della cornea e del cristallino.
La miopia è caratterizzata da una visione sfocata da lontano. L’ipermetropia provoca una visione limitata da vicino. L’astigmatismo invece causa una visione distorta sia da lontano che da vicino.
Altri sintomi possono essere arrossamento e affaticamento oculare, mal di testa, tendenza a strizzare e strofinare gli occhi.
Spesso il trattamento consiste nell’uso degli occhiali a permanenza.
È utile fare la prima visita oculistica dal primo anno di età entro i 3 anni anche in assenza di franchi disturbi. Il controllo dell’acuità visita è sicuramente consigliato prima dell’inizio della scuola elementare a 6 anni.








