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Che belle le carezze!

Accarezzare.

Una cosa carina, romantica, bella, che indica affetto.

Insomma, ci piace!

Forse però non abbiamo mai pensato che per i nostri bambini il contatto fisico non è solo una cosa tenera, è proprio un bisogno!

È un’azione quasi “farmacologica”! Perché proprio come un farmaco, muove neurotrasmettitori e sistemi biologici del nostro corpo.

È un farmaco che fa bene! E se manca… fa male perchè è una “vitamina” essenziale!

Abbiamo evidenze sperimentali: gli abbracci e le carezze modulano l’espressione dei geni!

Stare stretti per godersi a vicenda… La natura ha reso belle queste azioni per costruire caratteri e comportamenti!

E allora… parliamo di “Carezze”!!

Ogni essere umano ha un bisogno innato di stimoli e riconoscimenti e la loro mancanza può compromettere gravemente lo sviluppo.

Abbiamo dunque “bisogno” di carezze: fisiche ed emotive!

Partendo da questa evidenza, un grande ricercatore, E. Berne, ha allargato il concetto di “carezze” definendole “Qualsiasi atto che riconosce l’esistenza dell’altro”.

Secondo lui quindi le “carezze” possono essere:

– Atti relazionali belli: un sorriso, un abbraccio, un complimento o una… carezza!

– Ma anche azioni brutte!! Come un insulto o una critica o peggio!

Se il bisogno di essere riconosciuti, visti nella nostra esistenza, è indispensabile per la nostra vita.

Vuol dire che tutti cerchiamo sempre e comunque “carezze” perché non ne possiamo fare a meno!

E se non ne troviamo di belle… accettiamo e cerchiamo (!) anche “carezze” negative piuttosto che il nulla.

Perché anche un rimprovero o un insulto o peggio ci dice “esisti per me”!

Questa riflessione, drammatica, mi ha aperto una prospettiva che non conoscevo!

Cercare “carezze negative”? “Azioni tossiche” come “bisogno”?

È assurdo!

Meglio uno schiaffo che il nulla? Pazzesco!

Invece è possibile perché non è razionale, ma parte da un bisogno emotivo frustrato.

Spiega perché in situazioni drammatiche di sofferenza, di deprivazione, di povertà emotiva estrema, esistano persone dipendenti da aguzzini ecc… che, anche se si rendono conto di quanto soffrono, si ritrovano incapaci di staccarsene!

Succede purtroppo tra coppie con relazioni malate. Molto più spesso di quanto pensiamo.

In storie terribili di violenza familiare: che ci vorrebbe ad allontanarsi? A rompere una dipendenza? A dire basta?

Si resiste per amore? No. Per una patologia emotiva, da curare!

Serve una medicina vera, profonda, umana… Servono carezze! Quelle vere.

Serve che i nostri bambini crescano con tantissime carezze vere!

Perchè siano sani e felici, ma anche per poterle sempre riconoscere e non aver mai bisogno delle “altre”.

“I bambini si baciano solo quando dormono”.

Che grandi idiozie sono state dette in un passato speriamo davvero passato!

dott. Tommaso Montini, pediatra

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